Ormai mi sento anestetizzata verso le notizie che apprendo tutti i giorni dai giornali italiani sulle vicende del nostro paese. Notizie che dovrebbero suscitare sdegno oggi mi rendono stanca. D'ascoltare e di parlare.
Partendo dalla situazione governativa attuale che mi suggerisce di puntare tutto sul fisico e sulla patata a quella lavorativa che dorme in un lago d'acqua stagnata e puzzolente e mi offre lavori a contratto determinato o stage e tirocini non retribuiti!
Potrei passare a raccontarvi di quando leggo di come la chiesa vuole decidere sul mio essere madre perchè anche lo spermatozoo più piccolo è vita e di quando dei genitori si vedono negati il diritto di poterlo piangere di fronte a loro Dio perchè, ahimè , nato morto non era vita per ricevere il battesimo.
Possiamo fare qualcosa?? A quante pare non basta. Non bastano le donne che scendono in piazza, non bastano gli studenti che protestano, non basta l'indignazione, non basta la verità, non basta, non basta, non basta niente.
Sono giorni, troppi, che leggo di come Giovanardi si sia scagliato contro la pubblicità dell'Ikea e con lui a ruota mille altri idioti.
«Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto. L’Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine “Famiglie” è in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda»
La nostra tanto maltrattata costituzione.
Sono stanca di tutti quelli che hanno sempre qualcosa da dire sulla vita altrui, dei giudizi, del pregiudizio. Sono stanca di vergognarmi all'estero, sono stanca della vita che non può essere vita perchè qualcuno vuole decidere ed imporre ciò che pensa. Sono stanca dell'ignorantume che esiste e di quanto quell'ignorantume ci governi, rubi soldi mensilmente che noi, i nostri genitori ed i nostri figli forse non vedremo mai.
Sono stanca perchè le domande giuste non vengono mai poste, messe su piazza, urlate.
In questo momento un numero indefinito di bambini riceve violenza nella sua stessa casa. Da un genitore, da un nonno, da uno zio. In questo stesso momento un bambino sta guardando fuori dalla finestra dell'orfanotrofio o dalla casa famiglia in cui vive chiedendosi perchè, li fuori, non ci siano due genitori pronti ad amarlo, perchè in un mondo tanto grande "nessuno lo vuole".
In questo momento ci sono due splendide persone, il cui sesso non c'importa, che si amano. Tanto. Queste due splendide persone sono a loro volta cresciute in una famiglia come la vostra, come la mia. Una famiglia "tradizionale" (sotto i canoni ecclesiastici) che gli ha dato amore, sostegno, protezione. Adesso queste due splendide persone hanno una casa, un lavoro, vivono insieme. Quando scendono a fare la spesa molti li guardano con curiosità , altri li fissano non approvando ma loro ci hanno fatto l'abitudine. A chi non è successo di andare avanti malgrado quello che alcune persone pensavano di noi? Il giudizio che tanto condiziona.
Proprio in questo istante queste due persone stanno guardando anche loro fuori dalla finestra della loro casa. Lo stesso cielo sotto il quale mi trovo io, vi trovate voi e si trovano quei bambini ed hanno una sola domanda che rimbomba nelle loro teste e torna impetuosa, con violenza.
Adottare è già tanto difficile ma se l'amore valesse qualcosa si renderebbero più veloci le adozioni per qualsiasi tipo di coppia per non permettere a nessun bambino di credere che li fuori, fra tanti milioni di persone, non ci sia nessuno per lui.
Famiglia è una parola abusata. Dai politici, dalla chiesa.
Famiglia non è sangue, non è sesso, non è colore. E' amore.
L'amore come tutte le cose va rivendicato. Che sia nel diritto di camminare mano nella mano per strada, di vedersi riconosciuta la loro unione, di poter avere l'opportunità di costruirsi una famiglia che sia adottando o meno.